Le persone con fobia sociale presentano allarme e disagio in situazioni in cui si è a contatto con altre persone: parlare in pubblico, effettuare delle attività sotto lo sguardo altrui (ad esempio, leggere in chiesa o suonare uno strumento musicale), mangiare insieme ad altre persone, firmare un documento davanti a degli osservatori; utilizzare un bagno pubblico, conoscere nuove persone, esprimere la propria opinione in gruppo, prendere la parola in una riunione.
Tipicamente le persone che soffrono di fobia sociale temono che le loro prestazioni o azioni appariranno agli occhi degli altri inadeguate e/o ridicole. Si preoccupano spesso che la loro ansia sarà evidente per il fatto che gli potrebbe capitare di sudare, arrossire, vomitare a causa della tensione, tremare o parlare con voce flebile e incerta e che tutti si accorgeranno di ciò e li osserveranno e giudicheranno.
Sono presenti inoltre, in modo più o meno marcato, l’evitamento di situazioni, comportamenti, luoghi, contesti, persone che possano determinare le situazioni temute.
I sintomi e il disagio tendono a cronicizzarsi e a persistere nel tempo se non si interviene, inducendo chi ne soffre ad evitare le attività a cui vorrebbero al contrario partecipare. I più evidenti studi di efficacia nella risoluzione dei sintomi della fobia sociale prevedono l’utilizzo della terapia Cognitivo-Comportamentale.
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